Museo della storia postale dei 15 comuni della comunità montana dei monti azzurri

Museo della storia postale dei 15 comuni della comunità montana dei monti azzurri
Il museo, allestito nel Chiostro di San Francesco, è dedicato alla storia postale dei 15 comuni della comunità montana dei Monti Azzurri: Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Serrapetrona e Tolentino. La Filatelia, appunto la storia postale, è lo studio dei servizi postali pubblici e privati di una località, di una parte di territorio o di un intero Stato, che danno un quadro completo degli avvenimenti storici e sociali di un determinato periodo.
I periodi storico-postali si possono così dividere:
– periodo prefilatelico, cioè precedente alla prima emissione dei francobolli, fino al 3 dicembre 1851,
– periodo filatelico pre-unitario, dal 1 gennaio 1852 al 17 marzo 1861;
– periodo Regno, dal 17 marzo 1861 al 2 giugno 1946;
– periodo repubblicano, dal 1946 fino ad oggi.
Periodo Prefilatelico
I Comuni che erano stanziati lungo le vallate del Chienti e Fiastra ebbero per secoli un servizio postale privato, caratterizzato dal pagamento di una tassa che doveva essere effettuato dal destinatario e non dal mittente. Dopo l’occupazione napoleonica delle Marche nel 1808, fu istituita una vera e propria organizzazione postale, in cui gli uffici pubblici vennero provvisti di un bollo amministrativo di franchigia, ovvero senza pagamento di tassa postale. Quando le Marche tornarono sotto lo Stato Pontificio, nel 1815, alcune località vennero dotate di un bollo postale, lineare o con riquadro.
Periodo Filatelico pre-unitario
Nel 1852, furono emessi i primi francobolli pontifici in bajocchi, e la tassa veniva pagata in base alla distanza, secondo una tabella.
Con l’occupazione sarda delle Marche nel 1860, i francobolli pontifici vennero sostituiti da quelli del Regno di Sardegna.
Periodo Regno
Nel 1861, venne creato l’Ufficio primario di Tolentino, con competenze su diversi comuni della Comunità montana. Dal 1864, gli ex uffici comunali di distribuzione postale dei vari comuni si trasformarono il Collettoria, che doveva distribuire la posta in arrivo e affrancare quella in uscita. Dopo la Prima Guerra mondiale, alcuni comuni cercarono di aprire nuovi uffici postali nelle frazioni, cosa che fu possibile solo a Valcimarra, frazione di Caldarola. Nel 1944, iniziarono ad essere usati francobolli imperiali sovrastampati R.S.I. (Repubblica Sociale Italiana).
Periodo Repubblicano
Dopo il referendum del 2 giugno 1946, gli uffici postali continuarono ad usare i bolli in uso fino al 1968, anno di introduzione del Codice di Avviamento Postale.Con la trasformazione delle Poste in Poste Italiane s.p.a., oggi i bolli sono cambiati ulteriormente, l’uso dei francobolli è stato limitato perché sono state introdotte macchine affrancatrici.
Museo della storia postale dei 15 comuni della comunità montana dei monti azzurri
Il museo, oltre ai bolli, espone pezzi di modernariato inerenti alla posta e telecomunicazioni: un telegrafo a carica a mano, una tromba usata dai postini per avvisare dell’arrivo della posta, una bilancia per pesare la corrispondenza, un set da scrivania degli anni ’50 e infine una telescrivente appartenuta all’esercito americano risalente al 1930.

Bibliografia
R. Cruciani, Storia postale dei comuni della Comunità Montana dei “Monti Azzurri”, numero edito per il museo di Storia Postale della Comunità Montana dei “Monti Azzurri”, Loro Piceno

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